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Tutorial per Cinema 4D: Cloni con Multi Shader e XPresso

Confesso subito che quello che segue è più che altro un promemoria sotto le mentite spoglie di un tutorial.
Primo step. Poniamo il caso vogliate creare in 3D una serie di cloni come una sequenza di immagini che scorra di fronte alla telecamera, e che vogliate per ogni clone un’immagine diversa. Secondo step. Supponiamo anche che vogliate importare il vostro progetto in After Effects per associare ad ogni immagine una didascalia.
Un progetto teoricamente semplice, ma che in realtà richiede alcuni passaggi non banali.

tutCloni

Primo step. Per applicare texture diverse ai diversi cloni, cioè senza perdere la possibilità di animare direttamente l’oggetto clone (per esempio tramite i comodi effettuatori), occorre servirsi dell’aiuto di un multi-shader.
Si procede in questo modo:
1) Si crea un nuovo materiale e nel canale “colore” si apre la freccetta che appare a fianco alla voce “texture”. Qui si seleziona “multi shader” dal pannello “mograph”.
2) All’interno del materiale multi shader si caricano tutte le immagini che si intendono usare come texture. L’opzione “Aggiungi da cartella” è estremamente comoda e permette di caricare tutte le immagini necessarie con un solo comando.
3) A questo punto occorre solo selezionare l’opzione giusta alla voce “modo”, ovvero assicurarsi che sia selezionato “Aspetto indice”.
A questo punto dovreste aver ottenuto il risultato cercato.

Secondo step. Il problema è nato a partire da questo “quick tip” di Joren Kandel di The Pixel Lab (sito che vi consiglio di seguire se volete periodicamente in regalo alcuni fantastici modelli in 3D). Joren applica un Tag “compositing esterno” e si ritrova in After Effects il giusto riferimento per la posizione di ogni clone. Questo procedimento tanto semplice sembra in verità non essere più valido in After Effects CC; in questo caso infatti ci ritroviamo un unico riferimento (anziché tanti quanti sono i cloni) e per di più privo di animazione.
Questo problema può essere risolto ricorrendo ad un po’ di XPresso. Mi sono ricordato infatti di questo utilissimo (anche se lunghissimo) tutorial di Tim Clapham del blog Helloluxx.
Si può procedere così:
1) Si crea una luce e la si rende figlia di un null. Il null serve per avere la libertà di spostare la luce (come nel nostro esempio, vicino all’angolo in basso a destra dell’immagine). La luce serve solo come riferimento in After Effects (e utili anche perché si possono associare a Particular e a Optical Flares). Per questa, nel pannello generale, si seleziona “nessuna illuminazione” in modo che non ci sia nessun effetto sull’illuminazione della scena.
2) Si duplicano i null per quante sono le immagini clone.
3) Si applica il tag di XPresso al clone delle nostre immagini; nell’interfaccia di XPresso si trascina il clone e come porta di uscita si seleziona l’oggetto. (Da qui in avanti l’immagine sotto dovrebbe spiegare più di quanto possano le parole).
4) Si crea un nuovo nodo (tasto destro) selezionando Motion graphics –> Dati. Si collega la porta di uscita del clone alla porta di entrata “oggetto”.
5) Si crea una porta di uscita per il nodo “Dati” che sia “Matrice globale”.
6) Si crea un nuovo nodo trascinando all’interno dell’interfaccia il primo null e si crea una porta di entrata “Matrice globale”, la quale verrà collegata alla porta di uscita “Matrice globale” nel nodo “Dati.
7) Selezionando il nodo “Dati” apparirà nel pannello attributi un valore corrispondente all’indice. Ogni singolo clone corrisponde ad un numero indice. Quindi se il valore indice è 0, vedrete che il null che avete collegato si posizionerà in automatico in corrispondenza del primo clone.
8) A questo punto occorre duplicare i nodi “Dati” e “Null” per quanti sono i null che avete creato nel pannello Oggetti. Collegare le varie porte e sostituire ogni null nella porta corrispondente. L’immagine dovrebbe riuscire a chiarire un bel po’ di cose:

xpresso

9) Ora, se provate ad animare l’oggetto clone, vedrete che anche le luci seguono la stessa animazione. Se notate un piccolo ritardo, il modo per sistemarlo è selezionare il tag di XPresso e cambiare la priorità da “espressione” a “generatori”.
10) A questo punto serve fissare l’animazione delle luci. Andate nella timeline dal layout “animation”; trascinate nel riassunto gli oggetti null e dal pannello “funzioni” selezionate “fissa oggetti” con le opzioni che volete (sicuramente deve essere selezionato “Fissa espressioni” e almeno “posizione”). Vedrete che dopo un breve calcolo ora ogni null ha un keyframe per tutta la lunghezza della vostra animazione.

Ora anche in After Effects le luci seguiranno la vostra animazione e sarà facile abbinare a ciascuna di esse una didascalia. Il risultato finale potrebbe essere questo:

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