Per il nostro blog ho tradotto un altro utile articolo trovato sulla rete e scritto da Alister Chapman. Alister è un cameraman, dp e documentarista di fama internazionale ma soprattutto un blogger seguitissimo da tutta la comunità mondiale dei videomaker, specie quelli di sponda Sony.
Con il rilascio della versione 3 del nuovo firmware per le Sony F5 e F55 da oggi è possibile utilizzare la modalità Exposure Index anche in assenza del modulo R5, un tempo esclusiva prerogativa della registrazione RAW; EI è l’acronimo di “indice di esposizione”.
La latitudine e la sensibilità di queste due camere sono gestite dal sensore e dal suo processore e si attestano attorno a un valore di 14 stop. Parametri differenti da quelli nativi come il guadagno o gli ISO non alterano la sensibilità del sensore ma agiscono invece sulla quantita di amplificazione del segnale.
Aumentare il guadagno in camera infatti si traduce in un’inevitabile riduzione della gamma dinamica: tutto ciò che si assesta attorno al 108% a 1250/2000 ISO (valori di sensibilità nativi per F55 e F5) infatti finisce per raggiungere il clipping (punto di bianco assoluto e totale assenza di dettaglio) mentre la parte più scura dell’immagine che percepisce la camera rimane la stessa senza portare un reale vantaggio in termini di migliore gestione delle basse luci.
Gli oggetti scuri possono sì apparire più chiari, ma ciò che una telecamera può discriminare nelle basse luci rimane un limite definito e questo è determinato esclusivamente dalla sensibilità del sensore mentre tutto il resto rischia di essere compromesso dal rumore. Per ulteriori dettagli potete leggere il precedente articolo di Alister Chapman qui (presto ci occuperemo anche della sua traduzione, ndr).
Il Cine-EI di Sony funziona in maniera radicalmente diversa rispetto al guadagno e le sue funzioni sono simili a quelle che si possono trovare su altre camere come la F3, la F65, la RED o l’Alexa (incluse ovviamente la F5 e F55 con il modulo R5 prima dell’attuale firmware).
Come funziona il Cine-EI sulle PMW-F5 e F55 in RAW con l’SLog2 e il nuovissimo SLog3?
Attivando la modalità Cine EI è indispensabile monitorare l’immagine dal viewfinder o dall’uscita SDI attraverso l’applicazione di una LUT; il guadagno sulla LUT può essere modificato aggiungendo o sottraendo guadagno EI. In Cine-EI la telecamere continua a registrare in RAW (qualora sia presente il modulo R5) e in SLog2/SLog3 agli ISO nativi. L’unica eccezione permessa dall’utilizzo dell’R5 prevede la registrazione ad ISO nativi sul modulo RAW mentre è possibile registrare sui supporti SXS con una LUT applicata; in quest’ultimo caso il guadagno della LUT può essere modificato adeguando i valori di EI. In ogni modo il sistema di registrazione primario manterrà gli ISO nativi che per F5/55 prevedono una latitudine di circa 6 stop sopra il valore medio di esposizione.
Cosa accade quando si aumenta il valore di EI di 6db o si raddoppiano gli ISO? Tenete a mente che la telecamera continuerà a registrare ai suoi ISO nativi mentre i 6db di guadagno o la nuova sensibilità verranno applicati sul segnale in uscita al VF (viewfinder) o su qualsiasi altro dispositivo su cui viene applicata la LUT, mostrando così un’immagine più chiara.
Poichè tutti i sistemi di controllo dell’immagine come zebra, forma d’onda, istogramma ecc. misurano il segnale in seguito all’applicazione della LUT vien da sè che tutti questi saranno sensibili all’umento del guadagno o del nuovo valore di ISO. In pratica se aumentiamo tramite EI gli ISO, la nostra immagine di monitoria risulterà più chiara e la stessa cosa ci diranno gli strumenti di controllo.Ora, per compensare questo aumento di luminosità sulla LUT e sul controllo potremmo chiudere il diaframma di 1 stop ma non dobbiamo dimenticare che in realtà stiamo continuando a registrare ad ISO nativi (non a quelli dell’EI) pertanto guadagneremo uno stop sulle alte luci al prezzo di perdere uno stop nelle aree più scure.
Avrete capito quindi che la modalità Cine-EI ci permette di spostare il nostro punto medio di esposizione in alto o in basso. Aggiungere guadagno sull’EI significa vedere un’immagine più chiara nel nostro viewfinder, scelta che ci potrebbe portare a chiudere il diaframma guadagnando latitudine sulle alte luci e perdendone sulle basse luci. Parimenti, se si abbassa il guadagno EI, il VF ci restituirà un’immagine più scura sul VF tanto che per compensare questa caduta di luminosità potremmo essere costretti ad aprire il diaframma, sovraesponendo, e portare così una maggiore quantità di luce nelle zone più scure della nostra inquadratura. Sta solo a noi scegliere.
Quando si registra in RAW, il valore di guadagno EI viene salvato nei metadati della clip per poi essere utilizzato dai software di grading come valido indizio per correggere adeguatamente i livelli di esposizione: in questo modo l’immagine sembra esposta nella maniera più corretta o almeno nel modo più simile a ciò che si era potuto giudicare dal viewfinder.
Gli stessi metadati vengono registrati anche nei file XAVC (sulla scheda SXS) ma ad oggi solo pochissimi software di editing riescono a leggere e ad utilizzare queste informazioni; per questo motivo, quando si importa materiale girato in SLog2/3, il materiale può apparire più chiaro o più scuro e può essere necessaria una correzione per recuperare il normale livello di esposizione.
Se si gira in RAW può essere una buona idea registrare sulle schede SXS applicando la LUT all’immagine. In questo modo è possibile aggiungere guadagno EI alla nostra registrazione per avere un’immagine più chiara o più scura mentre ciò che viene salvato nel file RAW rimarrà al valore di ISO nativo.
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