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Il ProRes (LT) NON è uguale per tutti (1di2)

Confronto semiserio tra 3 utility di compressione e un Codec molto comune

Negli ultimi giorni, lavorando a 4 mani al nostro ultimo progetto, ci è capitato di utilizzare differenti software di encoding per convertire i nostri materiali utilizzando lo stesso codec.
La prima sensazione a pelle è stata che vi fossero evidenti disparità di performance per quanto riguarda tempi di compressione e qualità e così abbiamo voluto vederci più chiaro. Per il nostro confronto non ci siamo limitati solamente a misurare il tempo impegato per transcodificare il materiale, ma abbiamo voluto anche valutare le prestazioni di compressione in termini di qualità oggettiva.
Il test
Abbiamo usato come clip di test una ripresa fatta durante un concerto in cui buona parte dell’immagine risulta molto scura. Per compensare la mancanza di luminosità abbiamo alzato di un 30% le alte luci e di un 10% i medi attraverso il correttore colore di final cut X. Il risultato di questa operazione è la inevitabile comparsa di rumore video sullla clip originale e per questo ci siamo chiesti cosa succede a questi artefatti quando si passa a un’altro formato attraverso un’utility di compressione. La clip ha una durata di 11 secondi e 19 fotogrammi.
Il formato
Il codec che abbiamo pensato di utilizzare per il nostro test è il ProRes LT. Si tratta della declinazione light del codec più famoso di casa Apple, da noi spesso utilizzato come codec intermedio per portare i materiali all’interno della nostra suite di montaggio ma anche come codec di destinazione quando l’output richiede un buon compromesso tra qualità e peso del materiale. Il ProRes LT prevede un campionamento 4:2:2 con un bitrate di 85Mb/sec per il formato 1080p (circa la metà della declinazione più qualitativa ProRes HQ) e indicativamente impegna 38GB per ogni ora di registrazione.
Le utility di compressione
Abbiamo scelto tre utility di compressione tra le più conosciute e utilizzate dagli addetti ai lavori. Media Encoder CC è il software di transcodifica che Adobe ha inserito all’interno della sua suite Creative Cloud. Si tratta di un programma stand-alone che può essere anche avviato all’interno di Premiere e After Effects per sfruttare i suoi numerosi codec e i gli infiniti e praticissimi preset di compressione.
Compressor è invece l’equivalente di casa Apple. Ma attenti: il software utilizzato da noi non è il più recente compressor venduto a corredo del nuovo Final Cut X bensi la storica applicazione che ha aiutato i moltissimi utenti di FInal Cut Studio a transcodificare i propri materiali. Apple ha da tempo abbandonato il supporto di questo software per cui mancano i più recenti codec ma non vi sono problemi se si desidera convertire il materiale in ProRes.
L’ultimo compressore che abbiamo utilizzato è il mai troppo elogiato MpegStreamclip. Leggendo un vecchio post pochi giorni fa ho scoperto che Vincent Laforet pagherebbe fino a 100 dollari per avere un utility cos’ versatile ed efficace che invece è scaricabile dalla rete gratuitamente. Per quanto meno pubblicizzato e chiacchierato dei primi due, ho scoperto che sono moltissimi i colleghi che lo utilizzano per i più svariati motivi, primo tra tutti le conversioni delle immagini ISO dei vecchi DVD. Insomma un freeware che ha fatto tanta strada e che ha guadagnato nel tempo la stima e l’affetto di tantissimi utenti.
Il trattamento
Detto di ciò che è stato fatto al materiale originale, abbiamo poi pensato di ripetere l’applicazione della correzione colore dopo aver compresso la clip sorgente nel formato ProRes LT attraverso le 3 differenti utility di compressione.

Nella seconda parte di questo articolo troverete gli snapshot dei fotogrammi delle clip compresse in comparazione allo snapshot della clip originale assieme ai relativi tempi di compressione. Qui sotto invece potete vedere (cliccandoci sopra nella sua dimensione originale) il fotogramma preso come riferimento per la nostra prova. Per il nostro test è stato fatto un ingrandimento del 300% di una sua parte al fine di capire nel dettaglio cosa cambia transcodificando il nostro materiale con il codec ProRes LT.

Fotogramma-Originale

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